sabato 4 aprile 2015

scritto e parlato

Scritto e parlato (prima parte)

La pronuncia e lo scritto nel dialetto napoletano, si sa, sono molto diversi tra loro. Soprattutto in due casi, le vocali a fine parola e le consonanti.
  1. Nel dialetto parlato, quasi nessuna parola ha la vocale alla fine. Mentre nello scritto quasi tutte la hanno. Ad esempio: 
    Jàmm a Nap/l -> Jamme a Napule.
    Si’ nu scem -> Si’ nu scemo.
    Vac a casa -> Vaco a casa.

Per i nomi e gli aggettivi maschili e TUTTI i verbi le vocali finali sono E ed O.
     2.    Ancora, nel dialetto parlato quasi nessuna parola conserva la consonante D. Mentre nello                     scritto sì:
           'A Maronn -> 'A Madonna.

            Rancelle (dàglielo) -> Dancelle.



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Cari lettori, 'O napulitano, il (ragazzo) napoletano, è un blog fondato nel 2015, e che a fasi alterne è attivo ancora oggi. Esso nasce dalla curiosità e dall'amore nei confronti del proprio dialetto. Senza alcuna pretesa 'didattica' in questo spazio si riportano i ragionamenti sulle espressioni più curiose che capitano all'orecchio del fondatore o dei suoi amici. A questi sono affiancati, di tanto in tanto, post con testi poetici, osservazioni sulla lingua scritta, e indicazioni sulla corretta scrittura, tutto ovviamente ancora lungo la linea del buon napoletano.  

Per qualunque tipo di segnalazione o commento, oltre allo spazio lasciato qui sotto, potete scrivere a: perrone.anto@hotmail.com, o cercare su Facebook Antonio Perrone; è infatti possibile pubblicare post e approfondimenti a nome di altri, utilizzando questo blog come un luogo di condivisione pubblica. 

Vi ringrazio per la vostra attenzione e per il vostro sostegno. 

AP





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