lunedì 11 marzo 2024

criXion

criXion, romanzo su Napoli in napoletano 


È pubblicato il 27 febbraio 2024 il mio primo romanzo, scritto in italiano e in dialetto napoletano: criXion.


Ambientata a Napoli, questa storia illustra le vicende di una famiglia del Pallonetto di Santa Lucia, attraverso la voce di uno dei suoi membri più giovani: Luciano. Ossessionato da un incubo, il ragazzo si convince di scontare una maledizione familiare, la quale si accompagna ai primi sintomi di uno squilibrio psichico. I dialoghi col terapeuta rappresentano il momento in cui il protagonista viene condotto alla presa di coscienza di un trauma infantile, che conduce all’epilogo del libro. Il lettore partecipa in prima persona allo svelamento di questo passato, anche tramite la struttura narrativa di alcune sezioni, che rivelano una sottotrama della storia raccontata. Il libro è scritto in italiano e in dialetto napoletano, e utilizza diversi registri linguistici. A questa caratteristica, su cui si fonda la psicologia dei personaggi, si aggiunge l’utilizzo di immagini e simboli che raffigurano i sogni del protagonista.




lunedì 12 settembre 2022

Corso universitario su Raffaele Viviani

 Corso universitario su Raffaele Viviani


A partire dal 3 ottobre 2022, alla Federico II si aprirà il corso di letteratura teatrale 'le commedie di Raffaele Viviani'. Le lezioni saranno tenute da Antonio Perrone: https://www.docenti.unina.it/antonio.perrone





domenica 21 agosto 2022

So' rradeche e liane

 So' rradeche e liane 





                                                                                                                        Da Sutura, 2021. 


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Cari lettori, 'O napulitano, il (ragazzo) napoletano, è un blog fondato nel 2015, e che a fasi alterne è attivo ancora oggi. Esso nasce dalla curiosità e dall'amore nei confronti del proprio dialetto. Senza alcuna pretesa 'didattica' in questo spazio si riportano i ragionamenti sulle espressioni più curiose che capitano all'orecchio del fondatore o dei suoi amici. A questi sono affiancati, di tanto in tanto, post con testi poetici, osservazioni sulla lingua scritta, e indicazioni sulla corretta scrittura, tutto ovviamente ancora lungo la linea del buon napoletano.  

Per qualunque tipo di segnalazione o commento, oltre allo spazio lasciato qui sotto, potete scrivere a: perrone.anto@hotmail.com, o cercare su Facebook Antonio Perrone; è infatti possibile pubblicare post e approfondimenti a nome di altri, utilizzando questo blog come un luogo di condivisione pubblica. 

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AP



venerdì 12 agosto 2022

Arrassusì

Arrassusì


 Arrassusì ca tu... 

Arrassusì ca nun te vene bbona


Cosa vuol dire arrassusì, formula di scongiuro per allontanare l'idea di un male imminente? La risposta la si trova nell'antico napoletano, dove ricorre la formula arrasso sia, ovvero 'stia lontano'. 

Un esempio lo si può trovare nell'Eneide napoletana di Nicola Stigliola (1699): «[...] Uh mamma mia, Tanta collera ’n Cielo? Arrasso sia!»


In breve, arrassusì, formula avverbializzata di arrasso sia significa semplicemente "Dio ce ne scampi". 



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domenica 22 maggio 2022

Il Gambrinus sbaglia il napoletano

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 Il bar più famoso di Napoli non conosce il napoletano


Ecco l'immagine di una poesia di Totò che si trova all'entrata principale del Gambrinus. In rosso abbiamo evidenziato gli errori: vi ricordano qualcosa? 


Abbiamo dedicato al problema la lezione precedente: qui




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martedì 17 maggio 2022

Un epigramma

 

Un epigramma





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