mercoledì 11 novembre 2020

'O sciuscià

 'O sciuscià


Chi non si sarà mai chiesto cosa voglia dire sciuscià? Sciuscià è il nome utilizzato per indicare i lustrascarpe a Napoli nella prima metà del '900. Ancora oggi, in alcuni periodi dell'anno come la primavera o l'autunno, è possibile trovare in alcune vie della città questa figura, come accade ad esempio in via Roma. Ma cosa vuol dire esattamente sciuscià? 

Secondo quanto afferma Curzio Malaparte nel romanzo La pelle, ambientato a Napoli durante la seconda guerra mondiale, esso non sarebbe altro che una storpiatura dell'inglese shoe shine (scioscià). Inteso come esclamazione il termine significa "la scarpa brilla", mentre utilizzato come sostantivo prende il significato proprio di "lustrascarpe".




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Cari lettori, 'O napulitano, il (ragazzo) napoletano, è un blog fondato nel 2015, e che a fasi alterne è attivo ancora oggi. Esso nasce dalla curiosità e dall'amore nei confronti del proprio dialetto. Senza alcuna pretesa 'didattica' in questo spazio si riportano i ragionamenti sulle espressioni più curiose che capitano all'orecchio del fondatore o dei suoi amici. A questi sono affiancati, di tanto in tanto, post con testi poetici, osservazioni sulla lingua scritta, e indicazioni sulla corretta scrittura, tutto ovviamente ancora lungo la linea del buon napoletano.  

Per qualunque tipo di segnalazione o commento, oltre allo spazio lasciato qui sotto, potete scrivere a: perrone.anto@hotmail.com, o cercare su Facebook Antonio Perrone; è infatti possibile pubblicare post e approfondimenti a nome di altri, utilizzando questo blog come un luogo di condivisione pubblica. 

Vi ringrazio per la vostra attenzione e per il vostro sostegno. 

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sabato 27 giugno 2020

Due testi in dialetto

Due testi inediti in dialetto 





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Cari lettori, 'O napulitano, il (ragazzo) napoletano, è un blog fondato nel 2015, e che a fasi alterne è attivo ancora oggi. Esso nasce dalla curiosità e dall'amore nei confronti del proprio dialetto. Senza alcuna pretesa 'didattica' in questo spazio si riportano i ragionamenti sulle espressioni più curiose che capitano all'orecchio del fondatore o dei suoi amici. A questi sono affiancati, di tanto in tanto, post con testi poetici, osservazioni sulla lingua scritta, e indicazioni sulla corretta scrittura, tutto ovviamente ancora lungo la linea del buon napoletano.  

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domenica 9 febbraio 2020

Sto' ccà di Eduardo De Filippo



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